La situazione nel cosiddetto servizio sanitario.

Ho di recente molto da fare con il trattamento dei pazienti affetti da cancro. Si traduce in frequenti visite in ospedale: radioterapia, chemioterapia e altro ancora. In queste poche visite in ospedale - non una volta la visita per motivi organizzativi è andata bene. O il medico prescrive male i farmaci, o manca informazioni su quali test fare, o il medico dimentica cosa ha detto. Non c'è una sola situazione dannatamente in cui non finisce in un casino. E non si tratta di soldi. Si tratta di decisioni errate dei medici e errori organizzativi (ma non quelli che comportano la perdita della salute ma quelli che ritardano il trattamento corretto). 1. Inizialmente la paziente è stata indirizzata a ripetere la PET tra alcuni mesi. Quando ho prenotato una visita privata da uno specialista, ha detto che tra quei mesi sarà un funerale e non una PET. 2. Sono riuscito, tramite varie conoscenze in un'altra regione, a ottenere un trattamento. Erano così desiderosi che volevano operare. E di nuovo una visita privata e la diagnosi: "non capisco perché il mio capo la indirizza verso un intervento chirurgico quando non ha possibilità di sopravvivere all'operazione". Dopo una settimana di esami, l'intervento è stato annullato. E di nuovo settimane di attesa e chemioterapia e radioterapia - in due ospedali diversi. 3. La chemioterapia non ha funzionato. I risultati sono stati negativi. E di nuovo un mese di attesa su cosa fare. Nel frattempo tutti i possibili errori: inviare in ospedale da un medico assente, spostare la paziente tra medici, scrivere di presentarsi senza informazioni sui test - ulteriori ritardi per fare quei test, prescrivere che è necessario presentarsi con i test e poi dire che i test saranno fatti sul posto, prescrivere ricette senza inserirle nel sistema e il paziente torna indietro dalla farmacia, prescrivere livelli di ossigeno spaziali. Alla registrazione inserire due pazienti con lo stesso numero. Vivere normalmente in un tale disordine nei servizi sanitari è una sfida per il paziente. In molti casi probabilmente si tratta di soldi che mancano per un certo trattamento, ma secondo me nella maggior parte dei casi si tratta solo di un disordine organizzativo.