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Gli influencer mentono [28 marzo Giornata Senza Bugie]
Il 28 marzo è la Giornata Senza Bugie. Una festa mondiale della verità. Forse non necessariamente tutta, direttamente e senza mezzi termini... o forse sì. Ad esempio, la verità che i cosiddetti "finfluencer" mentono. Quali sono le due bugie più insidiose? 1. "Gestisci il budget" Dove per "budget" intendono un'attenta registrazione delle spese. Categorizzarle. Raccogliere scontrini... Ah, certo. Prova a gestire in questo modo il budget di una piccola azienda, anche solo per un trimestre :D No, annotare le spese non significa gestire il budget. 2. "Non spendere per cose non necessarie" Suona bene? Forse logicamente? Datti un pizzicotto... Senti qualcosa? Quindi stai vivendo. Sei umano, non un'IA. Quindi questa regola non ti riguarda. Sai che anche in un convento, dove le persone vivono, lavorano e ricevono un'indennità dopo aver fatto voti di povertà (!), vengono dati soldi per le proprie spese? Per gestire in modo individuale. I conventi non sono start-up. Hanno procedure consolidate e un formato di attività. Sanno che prendersi cura SOLO dei BISOGNI non è sufficiente. E tu e i tuoi voti? Hai giurato la povertà? O hai dato a te stesso il permesso, la promessa, di vivere e godere di questo?
Il 28 marzo è la Giornata Senza Bugie. Una festa mondiale della verità. Forse non necessariamente tutta, direttamente e senza mezzi termini... o forse sì. Ad esempio, la verità che i cosiddetti "finfluencer" mentono. Quali sono le due bugie più insidiose? 1. "Gestisci il budget" Dove per "budget" intendono un'attenta registrazione delle spese. Categorizzarle. Raccogliere scontrini... Ah, certo. Prova a gestire in questo modo il budget di una piccola azienda, anche solo per un trimestre :D No, annotare le spese non significa gestire il budget. 2. "Non spendere per cose non necessarie" Suona bene? Forse logicamente? Datti un pizzicotto... Senti qualcosa? Quindi stai vivendo. Sei umano, non un'IA. Quindi questa regola non ti riguarda. Sai che anche in un convento, dove le persone vivono, lavorano e ricevono un'indennità dopo aver fatto voti di povertà (!), vengono dati soldi per le proprie spese? Per gestire in modo individuale. I conventi non sono start-up. Hanno procedure consolidate e un formato di attività. Sanno che prendersi cura SOLO dei BISOGNI non è sufficiente. E tu e i tuoi voti? Hai giurato la povertà? O hai dato a te stesso il permesso, la promessa, di vivere e godere di questo?
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